Il recupero di “Come a Cà Tua”
La Cooperativa è particolarmente attenta alle opportunità immobiliari che si presentano sul mercato per soddisfare la continua e pressante richiesta di accompagnamento abitatativo da parte di famiglie di immigrati con regolare permesso di soggiorno che intendono stabilirsi nella nostra città.
Nel lontano 2007, si sono create le premesse per partecipare al bando di concessione in gestione sociale di un edificio – allo stato fatisciente – pervenuto in donazione dalla Nestlè Italia Spa al Comune di San Martino Buon Albergo (Vr) con vincolo di destinazione per fini sociali, previa ristrutturazione.
Da subito, La Cooperativa ha provveduto a coinvolgere nell’iniziativa importanti realtà sociali ed economiche del territorio, come Fondazione Cariverona, Fondazione San Zeno di Verona, Banca Etica, Confindustria verona, Associazione Industriali e l’Ente Comunale.
Il progetto di recupero dell’edificio
L’edificio è la testimonianza del passato proto-industriale della zona produttiva del Comune di San Martino Buon Albergo.
Le prime fasi di intervento sono state destinate alla conoscenza e alla valutazione delle condizioni dello stabile (struttura, impianti, serramenti, finiture).
Il progetto è poi stato impostato seguento i criteri più aggiornati del recupero conservativo e della sostenibilità.
Gli ingressi allo stabile sono stati modificati salvaguardandone gli assetti originali: sia il lato nord che sud sono stati rivestiti da manufatti in acciaio cortenche per proteggere gli ingressi.
In modo particolare è stato deciso per un rivestimento completo del lato nord, al fine di proteggere gli intonaci e le murature dai costanti cicli di gelo-disgelo e dalla mancanza degli attacchi biologici, favoriti dalla mancanza di luce solare diretta. In questo rivestimento sono comunque presenti aperture nascoste che permettono di garantire la salubrità dei locali interni.
All’interno, si è cercato di creare il maggior numero possibile di unità
residenziali da destinare alle famiglie dei lavoratori con disagio abitativo: 6 unità di 100mq circa, adibite a nuclei familiari di 4 o 5 persone, dimensionate secondo le ultime normative vigenti in materia di immigrazione.
Il progetto ha previsto, oltre alla naturale coibentazione delle coperture :
- l’uso delle fonti rinnovabili e di tecnologie volte al risparmio energetico;
- il consolidamento dei solai in legno mediante la tecnica “legno-legno” che esclude l’uso della cappa cemento in accordo con le istanze dell’architettura sostenibile;
- le pareti interne così come gli arredi fissi sono appositamente disegnati per essere “piastre tecnologiche” in cui è possibile integrare gli impianti tecnologici escludendo interventi invasivi per le murature esistenti.